Food truck Bakka Kebab
A oggi si stimano in Italia 1500 Kebab circa. In Europa, a partire dalla Germania, dove si stima un giro d’affari di 3/3,5 miliardi di euro, sono diverse decine di migliaia i locali a proporre questa declinazione tedesca del Kebab turco, che ha fatto conoscere questo piatto in tutto il mondo, semplicemente riunendo tutti i suoi componenti in un panino.
La diffusione del Baccalà in Veneto, Vicenza in particolare, ma anche Venezia, nelle sue differenti declinazioni, alla vicentina e mantecato, che si presta ad aromatizzazioni incredibili, ha arricchito da sola il nord della Norvegia, arrivando a fondare addirittura una confraternita, che conta una 40ina di ristoranti affiliati solo nel vicentino, e altri in Italia e all’estero.
Qual è l’idea? Unire questa creazione turco/tedesca e unirla o, meglio, contaminarla per usare una parola trendy, trasformare il baccalà alla vicentina in un campione dello Street food, facendolo uscire dalla dorata gabbia dei ristoranti, e rendendolo fruibile, facendolo divenire un cult dello stree food, servendolo al momento in squisiti coni di pita, unendolo alla polenta bianca, altro must della cucina veneta, ai funghi, preparata al momento, sempre trasformata in un prodotto consumabile al momento e per strada, e insieme ad un altro piatto monstre della nostra cultura gastronomica veneziana, il pesce minuto fritto, in particolare i canestrelli. Una contaminazione che fa rivivere i “frittolini” veneziani, i kebabbari del veneto che fu, la ricetta vicentina, la creazione turca nella sua declinazione tedesca.