Nuova funzione Facebook Dating: single fatevi avanti!
“Amor che move Facebook e altre App”
Facebook nasce nel 2004 mettendo le persone al primo posto creando nuovi legami o ritrovandone di vecchi. Nel 2018, invece, vuole dare l’opportunità di cercare e trovare “l’anima gemella” con cui progettare un sentimento duraturo nel tempo. Un’evoluzione quasi naturale se si pensa che negli Stati Uniti un matrimonio su tre nasce online e che i download di App per appuntamenti stanno aumentando anche tra gli utenti italiani.
L’annuncio, che ha sorpreso tutti, è arrivato nel corso del Keynote di apertura di Facebook F8 2018 a San Jose dal CEO Mark Zuckerberg dichiarando di aver pensato ai milioni di utenti che sul social si dichiarano single. Insomma sembra che il nerd felicemente sposato desideri che tutti gli utenti rivivano e condividano, la sua favola personale.
Ma come funziona?
Il servizio Dating rimarrebbe Innanzitutto protetto dalla privacy: l’ipotetico profilo della persona non sarà in nessun modo collegato a quello pubblico e vi accederà da una sezione diversa attraverso il nome, visibile solo a chi è all’interno del sistema.
Oltre a foto e poche informazioni basilari, si potranno sfogliare gli eventi locali e sbloccarli per inviare messaggi ad altri utenti che potrebbero partecipare. Se uno di essi risponde all’invito, i due si collegherebbero tramite una chat dissociata da altre App di messaggistica appartenenti a Facebook come Messenger o WhatsApp.
“Ci piace che le persone possano connettersi in base agli interessi in comune perché rispecchia la normalità di approccio delle vita reale” ha detto Cox che durante l’intervento si è occupato di spiegare la funzione Facebook Dating dal punto di vista tecnico.
Nei prossimi mesi vedremo come verrà lanciato il servizio e se avrà il successo dichiarato, nel mentre all’annuncio di Mark, le quotazioni in borsa della App Tinder è crollata del 20%
Facebook con questa novità “sentimentale” non intende sostituire le relazioni umane reali, ma dare una possibilità più veloce e mirata nel creare legami: perché anche se virtuale, il mondo è sempre fatto di persone.